lunedì 12 maggio 2008

Cambio di guardia nel Tempio della nostra Democrazia

Libertà, Verità, Giustizia, Uguaglianza di fronte la legge, Rispetto per le istituzioni democratiche. Esistono dei valori, dei valori assoluti, imprescindibili, sacri, intoccabili, sui quali si fonda la nostra civiltà. A cui noi tutti dobbiamo la vita. Chi li attacca, chi li violenta, non può essere lasciato fare, liquidato solo con qualche parola di indignazione e nulla più. Va fermato: ad ogni costo. Per 20 lunghissimi anni la classe dirigente del centrosinistra e del PD in particolare, non è stata in grado di assolvere a questo dovere: difendere e proteggere a spada tratta, quei valori donati in eredità dai fondatori della Repubblica. Hanno lasciato che omuncoli da strapazzo accedessero indisturbati nel Tempio dov'erano custoditi, e che ci urinassero sopra. Impuniti. E' giunta l'ora per il cambio della guardia. Chi insulta la Costituzione, la Bandiera, la Repubblica, il Presidente, la magistratura, il popolo, non può essere oltremodo tollerato. Chi stupra la democrazia e la libertà pilotando impunemente mezzi di informazione non può essere più tollerato. Chi utilizza il Parlamento per sistemare i propri affari privati non può essere più tollerato. Chi mente, non può più essere tollerato. Va fermato.


Quando nel 2004, in Spagna, il presidente Aznar osò mentire sulla paternità degli attentati terroristici che provocarono 200 vittime, il popolo del centrosinistra insorse per quell'attacco alla Verità: scese in piazza, protestò. Per giorni e per notti intere, senza mai abbandonare la piazza, manifestò incessantemente per una sola bugia, fino all'apertura delle urne. Senza paura di demonizzare o avvelenare il clima. Fecero quel che la coscienza disse loro. E, contro ogni pronostico, vinsero.

Da anni in Italia la bugia è invece divenuta sistematica. L'insulto e l'oltraggio ai valori, alle istituzioni, è la regola. Il popolo italiano, che fino a non molto tempo fa si indignava e protestava, oggi fa a malapena spallucce. Si è assuefatto al peggio. Ha scordato l'indignazione e la sua devastante capacità di smuovere la Storia. Per un certo periodo il popolo della sinistra ha provato ad opporsi. Fino a che il silenzio dei suoi leader, non l'ha indotto a tenere tutto dentro. Così è stato, ma così non dovrà più essere. Il clamoroso fallimento di questi 15 anni, autorizza il popolo della Sinistra, ad esplodere. Non a tornare a sbandierare i drappi del passato. Ma il temperamento, la tenacia nella difesa di certi valori, l'intolleranza verso ciò che è ingiusto, devono tornare quelli di un tempo.

Il PD è un ottimo contenitore per accogliere questo popolo e questo rinnovato sentimento. Questo partito è difatti il risultato di un travagliato, lungo e sincero confronto di milioni di donne e uomini. E' tutto ciò che di buono i vecchi leader ci hanno lasciato. Ora non bisogna far altro che depurarlo delle note incrostazioni, e colmarlo di nuovi contenuti. Dargli quell'identità nuova, di cui ancora non si vede traccia.

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