Quando nel 2004, in Spagna, il presidente Aznar osò mentire sulla paternità degli attentati terroristici che provocarono 200 vittime, il popolo del centrosinistra insorse per quell'attacco alla Verità: scese in piazza, protestò. Per giorni e per notti intere, senza mai abbandonare la piazza, manifestò incessantemente per una sola bugia, fino all'apertura delle urne. Senza paura di demonizzare o avvelenare il clima. Fecero quel che la coscienza disse loro. E, contro ogni pronostico, vinsero.
Da anni in Italia la bugia è invece divenuta sistematica. L'insulto e l'oltraggio ai valori, alle istituzioni, è la regola. Il popolo italiano, che fino a non molto tempo fa si indignava e protestava, oggi fa a malapena spallucce. Si è assuefatto al peggio. Ha scordato l'indignazione e la sua devastante capacità di smuovere la Storia. Per un certo periodo il popolo della sinistra ha provato ad opporsi. Fino a che il silenzio dei suoi leader, non l'ha indotto a tenere tutto dentro. Così è stato, ma così non dovrà più essere. Il clamoroso fallimento di questi 15 anni, autorizza il popolo della Sinistra, ad esplodere. Non a tornare a sbandierare i drappi del passato. Ma il temperamento, la tenacia nella difesa di certi valori, l'intolleranza verso ciò che è ingiusto, devono tornare quelli di un tempo.
Il PD è un ottimo contenitore per accogliere questo popolo e questo rinnovato sentimento. Questo partito è difatti il risultato di un travagliato, lungo e sincero confronto di milioni di donne e uomini. E' tutto ciò che di buono i vecchi leader ci hanno lasciato. Ora non bisogna far altro che depurarlo delle note incrostazioni, e colmarlo di nuovi contenuti. Dargli quell'identità nuova, di cui ancora non si vede traccia.
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