lunedì 12 maggio 2008

La Casta! Unida! Jamàs serà vencida!

E parla pure. Fresca fresca di tracollo elettorale nella "sua" Sicilia, Anna Finocchiaro parla pure. Dovrebbe ritirarsi a vita privata e lasciare il posto a gente decisamente più capace, utile e vincente, come Rita Borsellino, che rispetto a lei colse il 15% in più dei consensi. Invece no, parla. Parla perché nel Partito che si batte per la meritocrazia, lei che ha perso come pochi altri avrebbero saputo perdere, è stata premiata, e promossa a presidente dei senatori del Pd. "Inaccettabili le accuse a Schifani" dice, riferendosi all'intervista rilasciata da Marco Travaglio su Rai Tre, durante la trasmissione "Che tempo che fa". Perché inaccettabili, di grazia? Perché non "possano essere lanciate accuse così gravi, come quella di collusione mafiosa, nei confronti del Presidente del Senato, in diretta tv sulle reti del servizio pubblico, senza che vi sia alcuna possibilità di contraddittorio". Ah ecco. Non bisognava parlare delle vecchie amicizie mafiose di Schifani. Ma non perché false. Bensì perchè vere, così come testimoniano gli atti processuali ( leggi qui).


Queste cose non vanno dette perchè no. Perché la verità fa male. Ovviamente non al popolo, ma a Loro, ai politici, ai nuovi oligarchi, ai redivivi nobili dell'era moderna, che seppur seduti su banchi opposti, devono comunque difendersi dal nemico comune: il popolo. Perché se il popolo viene a sapere, si incazza, e se si incazza, sono guai seri. Non per l'una o l'altra parte, ma per tutti. Quindi, se salta fuori una piccola voce che potrebbe dare vita nel tempo a una valanga di proporzioni incalcolabili, e travolgere la Casta tutta, meglio fare fronte unito. Sopprimerla con tutta la forza possibile. Sempre così, ogni volta, perché l'hanno capito: "La Casta! Unida ! jamas serà vencida!"